Da Contrada Ave al Prunno

Dal nostro hotel si gira a destra nell’angolo, si prosegue dritto in direzione Bassano/Ospedale, lasciando sulla sinistra il Museo delle Carceri (ben visibile, in pietra bianca); si prosegue seguendo le stesse indicazioni (Bassano/Ospedale) fino alla chiesetta di S. Carlo, considerando questa quale punto di partenza effettivo del percorso: qui si imbocca la strada a destra, che porta in Contrada AVE.

Imboccata via Don Viero, si incontrano poche abitazioni vecchie e nuove e, sulla destra, l’alveo del torrente Ghelpack. Lasciati a sinistra in semicurva i vecchi piloni d’illuminazione per lo sci notturno, si inizia la breve salita che porta “alle Ave”.

All’apice della contrada, si imbocca direttamente il sentiero sterrato. Il sentiero scollina leggermente ed entra in mezzo ai pascoli portando agilmente al primo incrocio: a destra verso il Lazzaretto, a sinistra verso Cesuna). La direzione da prendere è sulla destra, verso il Lazzaretto, zona colpita dalla peste nel ‘600.

Lasciato un fiore sul cancelletto della cappella si prosegue in mezzo al bosco seguendo il sentiero principale in leggera discesa che, agilmente, porta al sottopasso della statale per Bassano. Abbandonata la traccia principale si prende il viottolo a scendere sulla destra, dove una breve erta porta al piazzale e alla baita Prunno.

Eccola la sorgentina, subito dopo lo spiazzo sulla destra, ben protetta da stoan platten (le antiche recinzioni in pietra/stoan – stone in inglese). 

Il sentiero porta velocemente in Contrà Clama, affiancando la recinzione dell’allevamento di animali selvatici – cervi, caprioli – e incrocia a destra il capitello (1893), dedicato a S. Peter. Attraversato il ponticello di accesso a Contrà Clama si prosegue prima di raggiungere l’obiettivo: la chiesetta di S. M. Maddalena, collocata fra la strada  per Gallio e “i Pennar”, l’Osservatorio astrofisico e la statale per Bassano.