Monte Ortigara

L’itinerario rappresenta l’accesso più agevole al Monte Ortigara, interamente segnalato tramite i segnali CAI n. 840, 841 e 206.

Partendo dal piazzale Lozze, si imbocca la stradina chiusa con una catena verso est. All’inizio del sentiero, si trovano grandi pannelli esplicativi del campo di battaglia della Grande Guerra. La salita inizia subito, con due ripidi tornanti che portano a quota 1824 m, dove sono visibili i resti di un cimitero.

Proseguendo lungo la stradina, si entra nella zona sacra degli Alpini e si giunge rapidamente alla chiesetta delle Lozze, costruita dagli Alpini del battaglione di Verona. Accanto alla chiesetta si trova un sacello che contiene ancora oggi i resti umani rinvenuti sul campo di battaglia. Nei dintorni si trova anche il rifugio costruito nel primo dopoguerra, dedicato alla Medaglia d’Oro dell’Ortigara. Appena sopra il rifugio si erge l’Osservatorio dedicato al Colonnello Brigadiere Jacopo Coronaro.

Dal punto panoramico dell’osservatorio, si può in breve tempo raggiungere la cima più bassa di Monte Lozze, da dove è possibile ammirare l’intero campo di battaglia. Successivamente si prosegue lungo il ripido sentiero del Coston dei Ponari, una delle vie d’attacco principali degli Alpini. Si attraversa un ponticello in legno e poi una profonda trincea austroungarica. È consigliabile esplorare il sistema di trincee e gallerie della Dolina del Circo.

Dopo aver ripreso il cammino, si supera l’ultimo gradino roccioso e si arriva rapidamente sulla quota principale del Monte Ortigara, riconoscibile dalla colonna mozza in granito con la scritta “1916-1917 l’Associazione Nazionale Alpini – per non dimenticare”.

Si continua lungo la dorsale in direzione nord, seguendo il sentiero CAI 840, e in pochi minuti si raggiunge il cippo austriaco di quota 2082. Poco prima, si trova la lapide in ricordo del Tenente Adolfo Ferrero. Il cippo austriaco è stato costruito tra il 1963 e inaugurato nel 1965.